Lavoro 2025, gli impieghi più richiesti sono i più impensabili

A caccia di lavoro, quali sono le professioni più richieste nel 2025: alcune figure professionali sono difficilissime da trovare.

Il lavoro in Italia è un tema delicatissimo, soprattutto oggi. Viviamo in un periodo storico davvero buio, afflitto dall’inflazione alle stelle, dal caro vita, dal precariato, dagli stipendi paralizzati, dalle tasse elevate, dalla crisi economica e da un contesto geopolitico fragile e insicuro. Tutto ciò si ripercuote sul benessere dei cittadini, con le famiglie che vedono il loro potere d’acquisto diminuire nel tempo.

Da circa quindici anni, con la crisi economica esplosa nel 2008, generata negli Stati Uniti e che poi ha travolto l’Europa intera, l’Italia ha subito un colpo davvero tremendo, senza contare l’evoluzione di internet, che ha stroncato parecchie professioni e generato un contesto storico critico e condizioni di vita precarie, specie per le fasce più giovani. Ma oggi, com’è la situazione lavorativa nel nostro paese?

La situazione lavorativa in Italia: le professioni più ricercate nel 2025

Secondo le stime, il mercato del lavoro in Italia è migliorato rispetto a qualche anno fa, con il tasso di disoccupazione fortunatamente arrestato e diminuito. I dati forniti da Istat e da Unioncamere, indicano una situazione di precarietà di alcuni settori, con la ricerca di oltre 3,5 milioni di lavoratori soprattutto nei settori più dinamici, come quello dei servizi, quello dell’industria e ovviamente in quello informatico e digitale.

Servizi, industria, agricoltura Green, informatica, i settori che sono maggiormente alla ricerca di lavoratori e di molteplici figure professionali. Nonostante tutto, il tasso di disoccupazioni in Italia è ancora troppo elevato, aumentato del 6% rispetto a due decenni fa, con il picco di disoccupazione giovanile che arriva al 19%.

Sono aumentate le persone alla ricerca di un lavoro e appartenenti alla fascia 18 – 45 anni di età, mentre il tasso di inattività si assesta al 32%, contro il tasso di occupazione che ha superato il 63%. Insomma, gli under 45 non se la passano benissimo. Gran parte di questi, sono laureati e possiedono elevate competenze, eppure fanno difficoltà a trovare un lavoro ben retribuito e stabile.

Ma nell’Italia del precariato e degli stipendi miseri, con gli imprenditori che lamentano l’assenza di personale, spesso non rendendosi conto della tremenda tipologia di contratto che propongono, oppure imprenditori stritolati dalle tasse e che faticano a sopravvivere, quali sono gli impieghi maggiormente richiesti?

Un paradosso tutto italiano, tanti posti di lavoro disponibili… ma che restano vuoti

Tante le posizioni disponibili in ambito tecnico e operativo, eppure nessuno si candida, per mancanza di interesse, oppure per mancanza di requisiti specifici. Il report di Unioncamere in collaborazione con Istat, rivela che non si riescono a trovare circa 250 mila figure professionali, il 47% delle figure sono da inserire in azienda. Come mai?

Si tratta quasi sempre di lavori tecnici e pratici, che i ragazzi non vogliono o non possono fare, per una serie di motivazioni, dagli stipendi poco allettanti agli orari di lavoro troppo pressanti, dalla percezione sociale poco entusiasmante alla mancanza di requisiti necessari, dalle troppe qualifiche in altri ambiti alla mancanza di interesse. Ad esempio, tra i lavori più richiesti nel 2025 c’è quello dell’autista di mezzi pubblici.

Si cercano conducenti di autobus, di tram, di metro, oggi introvabili. Anche il manutentore ferroviario è un ruolo che non si riesce a coprire, così come i tecnici per la fibra ottica o i tecnici dei pannelli fotovoltaici per progettare o per montare pannelli solari. Mancano sempre più elettricisti, con le imprese che faticano a trovare queste figure per la manutenzione degli impianti elettrici.

E che dire del direttore di cantiere? Una figura importante per la gestione dei cantieri, così come gli operai nel settore manifatturiero. Nell’ambito del turismo e dei servizi, invece, manca personale per gestire e accogliere il pubblico in hotel, aeroporti, strutture turistiche e musei, forse lavori poco attrattivi per i ragazzi. mancano i medici e infermieri negli ospedali pubblici, con lavoratori sempre più rivolti al privato, dove guadagnano il doppio, oppure che decidono di andare all’estero.

E mancano anche i camerieri nei ristoranti e negli alberghi, una mansione ritenuta molto pesante e spesso pagata poco, oppure commessi nei negozi. Per trovare figure professionali, le imprese stanno puntando sempre di più sulle scuole specialistiche, per avere un rapporto diretto con i futuri lavoratori.