La Germania potrebbe superare nel 2025 il limite di deficit stabilito dall’Unione Europea, a causa di nuovi investimenti in difesa e infrastrutture.
Secondo il nuovo ministro delle finanze tedesco, Lars Klingbeil, che ha però precisato che è ancora presto per dare conferme definitive, ci sarebbe il rischio che la Germania possa superare il limite di deficit stabilito in sede UE quest’anno: ciò avverrà verosimilmente a causa di nuovi investimenti in difesa e infrastrutture. Chiaramente, se dovessero arrivare conferme sarebbe un fatto inedito e importante.
L’obiettivo del governo è approvare una prima bozza del bilancio nazionale entro giugno, momento in cui si potrà valutare meglio l’impatto delle nuove spese. Come ormai noto da anni, ogni Paese membro deve mantenere il proprio deficit pubblico (cioè la differenza tra quanto lo Stato spende e quanto incassa) sotto il 3% del PIL. Questo almeno prevedono le regole stabilite in sede UE.
In questi mesi, però, in linea peraltro con un nuovo corso che sembra voler intraprendere l’Unione Europea, la Germania ha annunciato un massiccio piano da 1.000 miliardi di euro per modernizzare le forze armate e rinnovare le infrastrutture del Paese. Questo programma, che rompe con la tradizionale prudenza tedesca in materia fiscale, potrebbe far salire temporaneamente il deficit oltre il limite consentito.
Notoriamente, soprattutto durante i governi retti da Angela Merkel, la Germania si è rivelata essere uno dei Paesi più rigorosi nel rispettare le regole di bilancio dell’UE, insieme ai Paesi Bassi. Ma il mutato quadro internazionale porta a ripensamenti: le crescenti tensioni geopolitiche e la necessità di rafforzare la sicurezza europea, in pratica, avrebbero portato Berlino a rivedere le sue priorità.
Va detto che l’Unione Europea ha recentemente aggiornato le proprie regole fiscali, introducendo una “clausola di salvaguardia”. Questa clausola permette ai Paesi membri di spendere di più per la difesa, fino a 1,5% del PIL all’anno per quattro anni, senza essere penalizzati. Una misura a cui ha contribuito molto il parere favorevole proprio della Germania.
Come se non bastasse, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede che il deficit tedesco, che è stato già vicino al limite nel 2024, con un 2,95%, salirà al 4,41% entro il 2030. Anche il debito pubblico, oggi al 65% del PIL (già oltre il 60% massimo indicato dall’UE), è destinato a crescere fino a quasi il 75% nel 2030. Dati che parlano di un’economia che non sembra godere di ottima salute.
Al di là dei numeri, sono diversi i ministri europei che hanno espresso fiducia nel fatto che la Germania saprà gestire la situazione senza creare squilibri. Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha accolto con favore la scelta di aumentare gli investimenti strategici, sottolineando i potenziali benefici per la crescita economica e la competitività europea. Inutile negare un certo scetticismo.